

Bene!!! In un giorno dedicato al tagliando dei 1000km mi sono dedicato anche a questo Test Ride.
Eccoci qui, mi trovavo all'interno del Service Ducati MotoEuropa di Sant'Agata sul Santerno, per il tagliando dei 1000km della mia Ducati Monster 1200 S. Purtroppo dovevo effettuare anche il richiamo per la pompa freno Brembo ed il reset del cambio elettronico........il tempo passava inesorabile...... e vagando per il service, il mio sguardo ha incrociato quello di questa moto.
Incuriosito, mi sono avvicinato al responsabile che cura la vendita, per chiedere se si poteva effettuare un test ride di quel modello. Dopo aver effettuato la parte burocratica e preparazione della moto, esco fuori ed inizio a studiarla........è strana.......a prima vista è una sportiva ma con impostazione da turistica, le linee sono filanti........mah!!!
Bene, monto su......giro il quadro.......accensione........un rumore rauco squarcia l'aria.....ma che è????
Do due sgassate per capirlo meglio e penso "hai capito Ducati......che bello scarico che ha messo". Il rumore è veramente corposo e non mancano gli scoppietti in rilascio.
Innesto la prima ed inizio a fare i primi metri.......da subito la moto sembra piccola, molto stretta tra le gambe, quasi una bicicletta, è una sensazione stranissima, visto che scendo da una moto come la Monster.
Decido di attivare la mappa sport, delle 3 a disposizione e testare la velocità del DQS (Ducati Quick Shift) o meglio conosciuto come cambio elettronico. Riparto all'incrocio ed inizio a tirare la moto......il motore sale di giri ed inizio a buttare dentro le marce con il DQS, non molto rapido nella cambiata ma fa il suo lavoro.
Il motore, a mio avviso, lo trovo un po' sottodimensionato, ma il rovescio della medaglia, è l'elasticità molto utile in città. Sotto la carena......batte il bicilindrico Testastretta 11° da 937 cc (alesaggio/corsa rispettivamente di 94 x 67,5 mm) che eroga 113 cv a 9.000 giri/min. La peculiarità di questo motore è che a 3.000 giri è già disponibile più dell’80% della coppia massima, che raggiunge il picco di 9,86 kgm a 6.500 giri.
Il motore è stato rivisto sotto molti aspetti, per esempio nelle teste, con passaggi specifici per il liquido di raffreddamento, così come sono stati modificati il carter e la cover dell'alternatore. Il modello equipaggia anche il sensore della marcia inserita.
La ciclistica, come ci si può aspettare guardando quei bei steli dorati è sempre il top......parliamo di Öhlins, forcella Upside Down con steli da 48 mm davanti e monoammortizzatore con serbatoio integrato dietro. Il comparto freni si presenta all'anteriore con le ormai rinomate pinze Brembo monoblocco M4-32 - che lavorano su due dischi da 320 mm - il tutto azionato da una pompa radiale Brembo PR18/19 con leva regolabile. Al posteriore, invece, troviamo una pinza Brembo a 2 pistoncini che lavora su un disco da 245 mm.
CONCLUSIONI
Posso dire che siamo di fronte ad una moto a cui si può avvicinare sia il neofita, che il biker che vuole il giusto compromesso tra sportività e turismo:
- la posizione non è sacrificata e permette di resistere molto di più rispetto alle sorelle sportive;
- i cavalli sono giusti per divertirsi, in sicurezza, sulle strade dei nostri passi;
- la ciclistica aiuta molto la moto che si sente a suo agio nel misto, sia stretto che veloce.
Spero di essere stato utile.....e ci vediamo al prossimo test!!!!!
Nessun commento:
Posta un commento