venerdì 8 dicembre 2017

Dolomiti - 9 passi da girare in moto




Eccoci qui, voglio raccontarvi un giro che ogni biker dovrebbe fare almeno una volta nella vita.....

LINK DEL VIDEO DELLA SALITA AL PASSO GIAU


...che vi porterà sulle strade più belle d'Italia, immersi in paesaggi che vi sembreranno dei quadri.
Il tutto inizia dal Camping Olympia di Dobbiaco, dove abbiamo alloggiato, dopo una bella colazione ci prepariamo per iniziare il giro.






Uscendo da Dobbiaco abbiamo preso la strada statale 51 "Alemagna" che costeggia prima il lago di Dobbiaco e poi quello di Landro
Lago di Landro
la strada continua verso il passo di Cimabanche (1530 metri s.l.m.), punto più alto della strada statale 51....
Passo Cimabanche
da qui si scende verso Cortina D'Ampezzo e purtroppo a causa di una gara ciclistica che bloccava la strada per il passo Falzarego, decidiamo di continuare sulla statale 51 e di fare il fondovalle che passa per il Cadore. Giunti nei pressi di Venas di Cadore, poco prima del paese, c'è un incrocio che porta su una strada abbastanza stretta e tortuosa, ma sempre asfaltata che sale verso Cibiana di Cadore, località che da il nome anche al passo che da li a poco scopriremo.


Passato il paese la strada inizia a diventare poco più larga e sale rapidamente con dei tornanti, fino ad arrivare al valico (1530 metri s.l.m.)
Passo Cibiana
Una volta superato il passo la strada scende rapidamente verso Forno di Zoldo, per poi salire nuovamente verso il Passo Staulanza, una strada abbastanza larga e divertente, con curve lente e tornanti, un paradiso per i motociclisti. Qui abbiamo avuto la fortuna di incontrare 4 motociclisti che conoscevano la strada che ci hanno dato la possibilità di salire con un buon passo, ci siamo divertiti davvero tanto, fino al valico (1773 metri s.l.m.)

Passo Staulanza
ora la strada scende nuovamente fino a Selva di Cadore, tappa obbligata per cercare di salire verso il Giau, ma anche qui troviamo bloccato a causa del passaggio della gara ciclistica. Allora decidiamo di allargare nuovamente il giro, puntando prima verso Caprile e poi verso Malga Ciapela, ai piedi del massiccio della Marmolada, base di partenza della funivia. Qui ci siamo presi un momento di pausa per visitare il Museo della Grande Guerra a quota 3000 metri s.l.m. e la caserma arroccata sulla vetta della Marmolada, di seguito le foto: 




 


Riprese le moto, ci siamo diretti verso il passo Fedaia (2057 metri s.l.m.) alle pendici della Marmolada. La particolarità di questo passo è la presenza anche di uno splendido lago, con una strada che lo costeggia, meta anche questa di una marea di motociclisti
Passo Fedaia
Lago Fedaia
Lago Fedaia






A questo punto la fame si fa sentire e decidiamo di scendere verso Canazei per mangiare in un punto che è sempre stato la mia tappa fissa ogni volta che vengo in questi posti a sciare, ossia il famosissimo PIPPOTTO di Canazei, grandissimo chiosco sito nella piazza principale, all'interno di una struttura in legno, che prepara i panini più buoni del posto.


Chiosco PIPPOTTO
Panino con Wurstel
Finita la pausa pranzo abbiamo ripreso il nostro giro alla volta del passo Sella (2240 metri s.l.m.) e Pordoi (2239 metri s.l.m.). Purtroppo durante la salita abbiamo preso un po' di pioggia che ci ha fatto salire molto lentamente e con prudenza, anche per la presenza di autobus che salivano verso i passi. 


Panorama dal Passo Sella 
Panorama del Passo Sella
Passo Pordoi
Passo Sella


Dal Passo Pordoi scendiamo verso Arabba per tornare finalmente a casa, ma non potevamo non fare il Falzarego (2105 metri s.l.m.) 





Ora abbiamo deciso finalmente di fare visita al passo Giau (2236 metri s.l.m.), il nido delle aquile, (ad inizio articolo troverete il video della salita). Che dire di questa strada, forse è semplicemente la strada più bella e tecnica fatta oggi, con curvoni veloci e lenti, ripartenze da basse velocità e belle staccate, insomma, il top che si cerca quando si va in moto.

 


 


Dopo questa sosta, è ora di tornare verso casa, la stanchezza inizia a farsi sentire, ma il tutto è ripagato dagli splendidi paesaggi, perciò decidiamo di tornare verso il Falzarego e prendere la strada che porta in Val Badia, passando per il passo Valparola (2192 metri s.l.m.) e scendere fino a San Lorenzo di Sebato per poi prendere la strada che ci riporta a Dobbiaco per il meritato riposo


 


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